L’aumento dei fenomeni di inquinamento atmosferico e delle ondate di calore nelle aree urbane pone serie preoccupazioni sulla vivibilità delle nostre città. Quando l’aria diventa irrespirabile a causa di polveri sottili, ossidi di azoto e ozono troposferico, la salute pubblica ne risente pesantemente. In questo contesto i grandi alberi e, più in generale, la vegetazione urbana rappresentano una soluzione naturale e sostenibile, capace non solo di purificare l’aria, ma anche di ridurre sensibilmente le temperature locali, talvolta anche di 5-6 gradi centigradi nelle zone maggiormente alberate.
Come gli alberi “rinfrescano” naturalmente l’ambiente urbano
I meccanismi attraverso cui gli alberi influiscono sul comfort termico urbano sono molteplici. Le chiome svolgono innanzitutto una funzione di ombreggiamento: intercettando la radiazione solare impediscono che essa raggiunga direttamente il suolo, le strade e gli edifici, abbassando così la temperatura superficiale dei materiali urbani, che normalmente tendono a riscaldarsi eccessivamente durante il giorno. Tuttavia l’ombreggiamento non è il solo processo coinvolto.
Il raffreddamento più significativo dipende dal fenomeno fisiologico dell’evapotraspirazione: attraverso le foglie, gli alberi rilasciano ogni giorno nell’aria centinaia di litri di vapore acqueo, un processo che consuma energia termica dell’ambiente circostante. Questa sottrazione di calore avviene per effetto dell’calore latente di evaporazione, determinando un abbassamento reale della temperatura dell’aria nei pressi degli alberi, spesso percepibile già a pochi metri dalla chioma stessa.
Numerosi studi scientifici documentano che una copertura arborea importante consente di registrare riduzioni di temperatura fino a 5-6 gradi, con valori particolarmente elevati nelle giornate più torride e soleggiate. La differenza tra le temperature percepite in un parco ricco di alberi e una strada asfaltata, circondata da edifici senza verde, è facilmente avvertibile da chiunque vi transiti, conferendo ai quartieri alberati una qualità ambientale decisamente superiore rispetto alle aree prive di vegetazione.
Il ruolo nella qualità dell’aria e nella salute urbana
Oltre all’abbattimento delle temperature, gli alberi contribuiscono in modo decisivo al miglioramento della qualità dell’aria. Le foglie fungono da filtro per le polveri sottili (PM10 e PM2.5) e assorbono diversi inquinanti gassosi come anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOx), ozono (O3) e composti organici volatili. La fotosintesi clorofilliana, processo alla base della vita delle piante, consente di trasformare la CO2 in glucosio e di liberare nell’atmosfera prezioso ossigeno, contribuendo così a mitigare l’effetto serra. Si stima che ogni albero urbano ben cresciuto possa assorbire dai 10 ai 20 kg di CO2 l’anno e rilasciare ossigeno per almeno dieci persone.
Gli alberi, inoltre, incrementano l’umidità relativa in ambiente urbano grazie alla costante traspirazione, determinando non solo una riduzione della temperatura, ma anche una sensazione soggettiva di maggiore benessere e freschezza. In presenza di alberature, la percezione di aria “irrespirabile” e stagnante si riduce notevolmente, favorendo una migliore qualità della vita anche nelle aree più densamente popolate.
Perché la differenza è così marcata rispetto a semplici ombrelli o tettoie?
Sebbene anche l’ombra artificiale protegga dai raggi diretti del sole, non può replicare l’effetto complessivo generato da un fitto bosco o da una strada alberata. La ragione risiede nel fatto che gli alberi sono veri e propri “condizionatori naturali”: mentre l’ombrellone offre solo ombreggiamento, la pianta dissipa calore attivamente tramite l’evaporazione dell’acqua contenuta nelle sue strutture. Una grande quercia o un platano, nelle giornate più calde, possono immettere nell’aria fino a 400 litri di vapore acqueo, contribuendo così ad abbattere la temperatura nei pressi delle chiome e rendere l’ambiente fortemente rinfrescato.
Nel contesto urbano questo fa una differenza sostanziale: camminando sotto gli alberi anche nelle ore più calde, la sensazione di afa è sostituita da un microclima molto più gradevole, dovuto sia alla minor radiazione percepita che all’aumento di umidità e ventilazione locale. Questo effetto si amplifica quando più alberi sono disposti in sequenza lungo le vie o nei parchi, arrivando a modificare il clima locale e abbassando la temperatura anche di 5-6 gradi rispetto a strade senza verde.
I benefici per le città e le agglomerazioni urbane
L’adozione di strategie di forestazione urbana diventa quindi fondamentale per il miglioramento della vivibilità delle città, soprattutto nei mesi estivi. Non solo l’aria è più respirabile e fresca, ma si ottengono vantaggi anche sul fronte del risparmio energetico. La presenza di alberi riduce infatti la necessità di ricorrere all’aria condizionata nei fabbricati adiacenti, con una diminuzione dei consumi elettrici e una conseguente contrazione delle emissioni inquinanti generate dagli impianti di raffrescamento.
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dalla limitazione dell’effetto “isola di calore urbana”, fenomeno tipico delle metropoli dove l’asfalto, il cemento e la carenza di verde causano un surriscaldamento localizzato che può superare di molto le temperature delle campagne circostanti. I quartieri maggiormente coperti da vegetazione arborea soffrono meno di questo effetto, migliorando anche la salute pubblica grazie a un abbattimento dei malesseri legati al caldo, come colpi di calore, disidratazione e peggioramento di patologie respiratorie.
Le aree verdi offrono inoltre benefici sociali e ambientali addizionali: favoriscono la biodiversità urbana, aumentano il valore immobiliare delle zone limitrofe, promuovono l’attività fisica e il benessere mentale degli abitanti. In caso di precipitazioni intense, le radici migliorano la capacità di assorbimento del suolo, contrastando le alluvioni improvvise e la formazione di polveri nell’aria.
Alcuni dati di sintesi sui benefici termici del verde urbano
- L’ombra fornita dalle chiome riduce la temperatura superficiale di aree asfaltate e pavimentate di oltre 10°C nei momenti di massimo soleggiamento.
- L’umidità relativa generata incrementa la sensazione di comfort, attenuando l’afa estiva.
- Le zone con percentuali di copertura arborea superiori al 40% registrano in media una temperatura diurna inferiore di almeno 5-6°C rispetto ad aree prive di vegetazione.
- Gli alberi contribuiscono in maniera importante alla riduzione della CO2 atmosferica, elemento cruciale per la lotta ai cambiamenti climatici.
In ultima analisi, la presenza di alberi e di verde urbano rappresenta oggi una delle risposte più efficaci, economiche e sostenibili al problema delle temperature eccessive e dell’inquinamento dell’aria nelle città. Investire in nuove alberature e tutelare il patrimonio arboreo esistente significa salvaguardare il nostro benessere, il clima e la salute delle generazioni future.