10/01/2022
Il Governo ha stanziato nel PNRR oltre due miliardi in sanità digitale questo perché con la trasformazione digitale c’è la possibilità di favorire un accesso tempestivo ai migliori servizi sanitari su tutto il territorio nazionale, ottimizzando così i costi complessivi. È possibile costruire una sanità digitale che migliori il processo di cura e assistenza, che monitora in tempo reale dei parametri vitali ed evita il disperdersi di referti di pazienti costretti a muoversi tra una struttura sanitaria all’altra. Ci sarà la possibilità di arrivare in territori non urbani grazie alla televisita, ottenere un consulto da parte di uno specialista ovunque essi siano, la riduzione delle lunghe attese o le ospedalizzazioni e infine ci sarà la possibilità di ricordare ai pazienti, direttamente sul loro cellulare, la terapia da seguire o gli screening raccomandati.
I contributi PNRR verranno utilizzati per arricchire e armonizzare i Fascicoli Sanitari Regionali, collegare le infrastrutture tra loro e per realizzare le componenti centrali per la ricerca e le politiche sanitarie. La disponibilità di Fascicoli individuali interamente digitalizzati permetterà di gestire la domanda e l’offerta di servizi sanitari da remoto. La telemedicina, grazie a dati accessibili in sicurezza, permetterà televisite con i propri medici, teleconsulti specialistici, tele monitoraggio via sensori e apparecchi personali, e teleassistenza domiciliare. Con il PNRR si intende, dunque, finanziare un’infrastruttura nazionale che consenta a tutte le strutture sanitarie d’Italia di offrire le soluzioni descritte, secondo regole e interfacce aperte.
Questa piattaforma garantirà omogeneità di identificazione, sicurezza, pagamenti, analisi statistiche e gestione dei flussi di dati. La creazione di questa infrastruttura partirà in queste settimane attraverso la creazione di un partenariato pubblico privato. Il PNRR finanzierà l’adozione dei servizi di Telemedicina descritti, da identificarsi tra le migliori soluzioni disponibili. Alcune Regioni già più avanti nella sperimentazione della Telemedicina qualificheranno diversi fornitori, attraverso bandi di gara, che rispondano alle caratteristiche necessarie per connettersi alla Piattaforma Nazionale. In questa maniera soluzioni di successo adottate in una regione potranno scalare su base nazionale, se altre regioni la selezioneranno. I contributi PNRR andranno alle Regioni che utilizzeranno le soluzioni selezionate. Queste gare partiranno entro l’estate.
La trasformazione digitale richiede nuove competenze, specie in un campo così delicato come la sanità pubblica. Per questo motivo, molti paesi europei hanno istituito Agenzie specifiche per far sì che tutti i sistemi adottino standard predefiniti, per governare le architetture informatiche e per gestire in sicurezza i dati sanitari. Le norme sulla Sanità Digitale verranno presentate con il prossimo DL PNRR.
Quali sono gli ostacoli alla Sanità Digitale in Italia?
Essenzialmente due: la complessità realizzativa attraverso 21 Regioni e province autonome e la legacy informatica e di processo a livello di aziende sanitarie.
Il PNRR fornisce i fondi necessari per affrontare la seconda, ma la vera sfida che vogliamo vincere è la prima. Collaborando con obiettivi temporali condivisi e cogenti con le Regioni, eliminando duplicazioni e disomogeneità anacronistiche, replicando e condividendo il più possibile modelli operativi Regionali.
Source: Corriere della Sera di Vittorio Colao e Roberto Speranza
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